Essere

Molti hanno l’immagine del meditante seduto a gambe incrociate, immobile davanti ad un tramonto mozzafiato, con un sorriso da drogato… inconfondibile.

Altri pensano che meditare e stare come le statue dei Buddha… pietrificati!

Niente di più sbagliato!

Quando mediti ti puoi muovere se il corpo te lo chiede. Ti puoi grattare… ti muovi per stare meglio seduto su una sedia, o a gambe incrociate, senza sforzo e con la schiena appoggiata su un cuscino morbido, se stai comodo e a tuo agio fai tutto meglio, non devi soffrire.

La sofferenza ci è stata imposta culturalmente per tenerci nell’ignoranza… è cosi..

Devi solo tenere il collo libero perché da li si liberano gli stress più grossolani… meditando te ne accorgi e muovi un po il collo e senti uno scricciolo piacevole… poi continui con la tua pratica… così altri stress più sottili trovano il modo per liberarsi.

Puoi avere foglio e penna accanto a te… spesso meditando ci vengono delle risposte intuitive a problemi non risolti, delle idee per progetti creativi, per la tua arte, per il tuo lavoro e ricerca.

Meditando entriamo dentro di noi, con un tufo sottile verso il campo di tutte le possibilità, la dove nasce il pensiero e la vita.

Meditare è come dormire lucidamente… e come nel sonno entriamo in diverse fasi… il sognare appartiene anche alla meditazione e diventi pienamente consapevole dei tuoi sogni e intuizioni.

Uscendo dalla meditazione ti può capitare di dimenticare alcune cose e allora, scrivilo subito e poi continua a meditare… certo solo quello che ritieni degno di essere ricordato… altri pensieri lasciali scorrere e basta.

Uno diventa arguto, semplicemente arguto.

La santità, il buonismo, il pacifismo, l’ebetismo e chi più ne ha più ne metta… non appartengono al meditante.

Il meditante vuole essere solo impeccabile… niente altro… tutto il resto è aria fritta.

Grazie

MA